Mentre il mondo esprime il proprio cordoglio alla famiglia di Shinzo Abe, si cercano i motivi che hanno spinto il 41enne a sparare contro l'ex premier giapponese mentre era a un comizio nella città di Nara. L'assassino è attualmente in stato di fermo e ha già confessato. La polizia ha già perquisito la sua residenza, trovando altre armi e esplosivi (ai residenti è stato chiesto di allontanarsi dalla zona fino a quando l'area non sarà dichiarata sicura).
Morto Shinzo Abe
Telegiornale 08.07.2022, 14:30
Il Giappone ha una legislazione molto stringente in materia di possesso di armi e i reati commessi con armi da fuoco così come gli episodi di violenza politica sono estremamente rari. È stato confermato che il 41enne ha usato un fucile artigianale fabbricato in casa con mezzi di fortuna.
L'assassino ha spiegato agli inquirenti di non aver agito per un movente politico ma perché nutriva rancore nei confronti di una non meglio specificata organizzazione alla quale pensava che Shinzo Abe fosse legato. La polizia della città di Nara ha confermato che approfondirà il rapporto tra l’ex premier giapponese e questa misteriosa organizzazione, nonché per scoprire l'eventuale coinvolgimento di terzi.
Nel frattempo, giungono parole di condanna e di cordoglio da tutto il mondo. Il presidente americano Joe Biden si è detto "indignato e profondamente rattristato" dalla morte dell'ex primo ministro giapponese. Parole dure di condanna sono giunte anche dall'ex presidente americano Barack Obama e dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis.
Shinzo Abe aveva 67 anni. È stato il primo ministro più longevo politicamente nella storia del Giappone post-bellico con una doppia esperienza alla guida del governo: nella prima, a cavallo tra il 2006 e il 2007, divenne il premier più giovane ad approdare alla Kantei, mentre nella seconda consolidò il record alla guida del governo, dal 2012 al 2020. Entrambe le volte fu costretto a lasciare l'incarico per motivi di salute.