A metà strada tra Perù e Nuova Zelanda, sull’isola di Henderson abitano solo gabbiani, tartarughe e altri animali marini. Una fauna particolarmente ricca per un atollo corallino tanto che nel 1988 è stata posta sotto la protezione dell’Unesco. Nel giro di pochi anni la storia è purtroppo cambiata.
Lo stesso fenomeno, che ha reso il suo habitat così ricco, l’ha sommersa ora di plastica. Sono infatti le correnti oceaniche generate soprattutto dal “vortice del Pacifico meridionale” a portare l’immondizia sulle sue spiagge.
I ricercatori stimano che sulle coste dell’isola arrivino quotidianamente circa 3.500 frammenti e detriti di plastica, facendo aumentare di continuo la quantità di inquinamento sulla piccola isola, che ha una superficie di circa 36 chilometri quadrati.
Laura Giovara