La polizia di frontiera statunitense, su ordine del ministro degli interni Alejandro Mayorkas, ha sospeso temporaneamente il servizio degli agenti a cavallo nella zona di confine a Del Rio, in Texas, dove giorni fa alcuni poliziotti sono stati ripresi mentre agitavano le redini dei propri animali a mo' di frusta, per tenere lontani dei migranti haitiani.
Sull'episodio sono in corso delle indagini federali, la bufera sull'amministrazione Biden non si placa e il presidente, la cui popolarità già risente del caotico addio all'Afghanistan e delle conseguenze della pandemia, ha dovuto incassare un colpo clamoroso, le dimissioni del suo inviato speciale ad Haiti.
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Daniel Foote in una lettera al Dipartimento di Stato denuncia senza mezzi termini "il trattamento disumano" riservato ai migranti haitiani e attacca la politica dei rimpatri forzati definita "sbagliata e controproducente". Una politica, scrive, "a cui non voglio essere assolutamente associato", fatta di "interventi che hanno prodotto e stanno producendo solo risultati catastrofici".
"Le mie raccomandazioni sono state ignorate e messe da parte", attacca quindi il diplomatico di lungo corso, che proprio Biden aveva nominato nel luglio scorso inviato speciale a Port-au-Prince, dopo l'assassinio del presidente haitiano Jovenel Moise. Secca la risposta del Dipartimento di Stato: "Invece di partecipare a trovare soluzioni, l'inviato ad Haiti ha scelto di dimettersi e di rappresentare in modo fuorviante i motivi delle sue dimissioni", ha commentato il portavoce Ned Price.
La crisi dei migranti haitiani
Foote è stato fin dall'inizio fautore di una politica più tollerante nei confronti delle migliaia di persone che fuggono da Haiti e che si sono accampate al confine sud. Questo nella speranza di ottenere un permesso per entrare nel Paese, rientrando in quello status di protezione che Biden a maggio aveva esteso a circa 150'000 haitiani già residenti negli Stati Uniti.
Il Rio Grande
Ma l'inviato ad Haiti si sarebbe trovato di fronte a un muro da parte dell'amministrazione, che questa settimana ha già rispedito ad Haiti almeno 300 persone e che ha in programma di respingerne almeno altre 14'000 entro il prossimo mese.
Alejandro Mayorkas
Del resto Mayorkas giorni fa recandosi al confine col Messico era stato chiaro: "Da qui non si entra". "Biden né più né meno come Trump", attaccano ora i critici.
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