La prevista riforma della tassazione delle multinazionali, con un'aliquota minima del 15%, in discussione al G20 di Venezia, non eliminerà la concorrenza fiscale, afferma sulla Neue Zürcher Zeitung Pascal Saint-Amans, capo negoziatore dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), che ha già dato il suo sostegno alla misura.
Secondo Saint-Amans la Svizzera beneficerà di questa ridorma e sottolinea che le regole mirano a creare un equilibrio, in modo che i piccoli Paesi siano protetti dai grandi, e viceversa.
Sabato mattina Janet Yellen, segretaria del Tesoro statunitense impegnata nel G20, ha affermato che la tassa andrebbe a vantaggio di tutti, fermando la gara al ribasso tra i Paesi e portando più fondi nelle casse degli Stati.