Due cittadini tedesco-russi sono stati arrestati a Bayreuth, in Baviera, dalle forze speciali della polizia tedesca, accusati di spionaggio a favore di Mosca. Secondo il procuratore generale federale Jens Rommel, i due Russlanddeutschen, così vengono chiamati i cittadini dell’ex Unione Sovietica di origine tedesca, molti dei quali dopo il crollo dell’URSS si sono trasferiti in Germania, stavano addirittura pianificando operazioni di sabotaggio e attentati. Tra gli obbiettivi dell‘attività di spionaggio dei due ci sarebbero state anche strutture militari, come quella statunitense di Grafenwöhr, in Baviera dove si trova un‘area di addestramento militare per soldati ucraini.
Uno dei due arrestati è anche accusato di appartenere a un’organizzazione terroristica filorussa per aver partecipato tra il 2014 e il 2016 alla guerra nel Donbass nelle fila di un’unità armata della cosiddetta Repubblica popolare di Donetsk. È questo l’ultimo dei tanti casi di spionaggio che negli ultimi anni sono esplosi in Germania e che hanno interessato anche i servizi segreti tedeschi.
Talpe nei servizi
Proprio in questi giorni è in corso a Berlino il processo contro un funzionario del BND (Bundesnachrichtendienst, il Servizio informativo federale), accusato di essere una spia di Mosca. Nel bel mezzo della guerra in Ucraina, il 53enne Carsten L. avrebbe trasmesso segreti di stato alla Russia: nel settembre e nell’ottobre 2022, insieme a un uomo d’affari di origine russa, L. avrebbe infatti fornito documenti e informazioni sensibili del BND al servizio segreto interno russo FSB e secondo l’accusa avrebbero ricevuto rispettivamente le somme di 450’000 e 400’000 euro.
Recentemente ha suscitato clamore il caso degli ufficiali della Budeswehr, l’esercito tedesco, intercettati dai servizi russi mentre discutevano del possibile utilizzo dei missili Taurus nell’ex repubblica sovietica. E nel 2022 un ufficiale della Bundeswehr era stato condannato da un tribunale di Düsseldorf per attività spionistiche sempre a favore di Mosca. “Sappiamo che l’apparato di potere russo prende di mira anche il nostro Paese”, ha ammesso il ministro della Giustizia tedesco Marco Buschmann, sostenendo che la Germania deve rispondere a questa minaccia in modo deciso. Con gli ultimi arresti, il procuratore generale federale ha ottenuto un altro significativo successo investigativo nella lotta contro la rete di sabotaggio e spionaggio del presidente russo Vladimir Putin. Questa la versione ufficiale, sulla quale pesa comunque il fatto che la Russia ha ormai da tempo bucato lo scudo protettivo tedesco.
Spionaggio militare e industriale
Già da diversi anni sia il Verfassungschutz, l’Ufficio per la protezione per la Costituzione, cioè i servizi interni, e il BND, quello esterni, hanno lanciato l’allarme contro le operazioni di spionaggio di Mosca e la scoperta di alcune non lascia certo tranquilli per quelle che con probabilità non sono venute alla luce. La Russia, soprattutto dopo la prima crisi Ucraina e il peggioramento dei rapporti sia con la Germania che con gli altri paesi europei, ha accentuato le attività spionistiche e secondo le autorità tedesche, Berlino rimane al centro dell’attenzione dei servizi segreti russi a causa del suo ruolo di attore politico significativo, della sua situazione geopolitica e del suo ruolo nell’Unione Europea e nella NATO. Lo spionaggio russo, con suoi diversi dipartimenti (SVR, civile, e GRU, militare) si interessa così di tutti i settori che vanno dalla sicurezza militare alla politica estera, senza risparmiare ovviamente anche le questioni di politica interna, l’industria e i campi energetici e tecnologici. In seguito all’invasione dell’Ucraina nel 2022, il Verfassungschutz tedesco ha evidenziato l’aumento delle attività che riguardano lo spionaggio sulle tecnologie per l’industria degli armamenti e l’elusione delle sanzioni.
Rete transnazionale
I casi di spionaggio tedeschi si intrecciano anche con casi internazionali, come quello che sta interessando l’Austria e che vede protagonisti funzionari dei servizi austriaci. Dopo l’arresto un paio di settimane fa di Egisto Ott, agente del BVT, l’Ufficio per la protezione della Costituzione e la lotta al terrorismo, i servizi segreti austriaci che dal 2021 hanno preso il nome di DNS, Direzione per la protezione dello Stato e servizi segreti, è ancora tutto da valutare infatti in Germania il ruolo di Jan Marsalek. Quest’ultimo, ex membro del consiglio di amministrazione di Wirecard, azienda tedesca dell’IT andata in fallimento con un buco di vari miliardi di euro, non sarebbe stato solo un imprenditore scapestrato, ma una spia russa. Ott è accusato a Vienna di aver passato informazioni al Cremlino e i suoi legami stretti con Marsalek, stanno allargando l’ombra di Vladimir Putin tra Austria e Germania.
Strettissima e segreta: la relazione tra Austria e Russia
RSI Info 26.04.2024, 15:33