La Corte d'Assise di Palermo, che ha celebrato il processo sulla cosiddetta trattativa Stato-Mafia, ha assolto dall'accusa di falsa testimonianza l'ex ministro democristiano Nicola Mancino. Giudicate prescritte le accuse nei confronti del pentito Giovanni Brusca, sono stati invece condannati tutti gli altri imputati: gli ex vertici del ROS Mario Mori (12 anni di carcere), Giuseppe De Donno (8) e Antonio Subranni (12), l'ex senatore di Forza Italia Marcello Dell'Utri (12), Massimo Ciancimino (figlio dell'ex sindaco Vito, 8) e i boss Leoluca Bagarella (28) e Nino Cinà (12).
Dopo la morte di Totò Riina, erano rimaste nove le persone alla sbarra. Al centro del dibattimento, iniziato nel 2013, c'era il presunto negoziato fra le autorità e l'organizzazione malavitosa per far cessare le stragi, in cambio di concessioni e alleggerimenti nella lotta ai clan.
pon/ANSA