Arrivati al centesimo giorno della guerra in Ucraina, il segretario della NATO è volato a Washington, il principale partner e finanziatore dell'Alleanza. Obiettivo: ribadire forza e unità della NATO di fronte a una guerra d'usura che, avverte Stoltenberg, è destinata a trascinarsi ancora a lungo.
Ma l'Alleanza, dice il segretario generale uscendo dalla Casa Bianca dopo l'incontro con Joe Biden, “rimane compatta nel suo sostegno all'Ucraina. E se Putin con l'invasione voleva indebolire la NATO, ebbene ha conseguito il risultato opposto, rafforzandola”.
Adesione Svezia e Finlandia, pressing su Ankara
L’allusione, nemmeno troppo velata, è all'allargamento dell'Alleanza a due nuovi membri, la Svezia e la Finlandia, sulla cui adesione pende però sempre la spada di Damocle del veto della Turchia. Al riguardo Stoltenberg ha rivelato che a giorni convocherà un incontro con i rappresentanti dei tre Paesi per cercare di appianare le divergenze. “La Turchia è un alleato importante per l'Alleanza Atlantica” chiarisce l'ex primo ministro norvegese “e di conseguenza faremo come abbiamo sempre fatto alla NATO: ci siederemo a un tavolo e troveremo un accordo per andare avanti”.
La Casa Bianca, dal canto suo, ha già fatto sapere che impiegherà tutto il suo arsenale di pressione e persuasione politica per accelerare l'ingresso dei due nuovi membri.