Nella notte l’esercito russo è tornato a bersagliare, con razzi e missili, la capitale ucraina Kiev, concentrando il fuoco nel quartiere Dniprovskyi. Il bilancio dell’attacco è in continuo aggiornamento, con gli ultimi dispacci che segnalano il ferimento di almeno di 53 persone, tra cui sei bambini. Lo rendono noto i media locali, citando le autorità cittadine. Al momento non si hanno notizie di decessi, riferisce il capo dell’amministrazione militare della capitale Serhij Popko.
A causare i danni sono stati i detriti dei missili, abbattuti dalle difese aeree della capitale ucraina. Ad essere danneggiati sono stati un grattacielo, alcune residenze private e un ospedale; diverse auto hanno preso fuoco. Sul tema si è pronunciata anche l’aeronautica ucraina, che ha registrato (attorno alle 3) un attacco notturno di un una decina di missili diretti verso la capitale.
Anche il sindaco Vitali Klitschko ha confermato il raid: “un condominio è stato danneggiato” provocando l’evacuazione di “15 residenti, tra cui quattro bambini e due disabili. E un missile è caduto sul territorio di uno degli ospedali della capitale”.
Si tratta del secondo attacco a Kiev nel giro di una settimana. Lunedì mattina otto missili russi in volo verso la capitale ucraina sono stati abbattuti dalle difese aeree, secondo quanto riferito da Kiev. Quattro persone sono state curate dai servizi di emergenza.
Zelensky a Washington
Telegiornale 12.12.2023, 20:00