“Il terrorismo vuole seminare paura e divisione ma non raggiungerà mai il suo scopo”. Così si è espresso stamane (martedì) il premier del Belgio Alexander de Croo nel corso di una conferenza stampa, convocata alle 5 di mattina, per fare il punto sull’attentato di ieri sera: un uomo ha sparato nel centro della capitale belga uccidendo due persone, due tifosi svedesi che erano in città per la partita Belgio-Svezia di qualificazione ad Euro 2024, poi sospesa.
Bruxelles si è svegliata sotto shock dopo l’attentato. Una terza persona, ferita, è attualmente ricoverata in gravi condizioni. Le circostanze dell’attacco sono state ricordate stamattina all’alba nella conferenza stampa tenuta dalla procura federale belga.
L’assalitore avrebbe inseguito i 3 passeggeri di un taxi, persone di nazionalità svedese, dirette alla partita di calcio Belgio-Svezia, e avrebbe aperto il fuoco contro di loro nell’ingresso di un edificio del centro di Bruxelles, in Place Sainctelette. Fra gli effetti di una delle due vittime è stata trovata anche una carta d’identità svizzera, verifiche sono in corso per verificare se avesse anche la nazionalità elvetica.
L’attentatore è un cittadino tunisino 45enne, noto alle forze di polizia, in Belgio in posizione irregolare. Ha rivendicato ieri sera l’attentato in un video, riferendosi allo Stato Islamico e indicando la nazionalità svedese delle vittime. E stamane, dopo una lunga ricerca, la polizia ha ferito un uomo che dovrebbe essere l’attentatore. Lo hanno scritto i media e la procura ha in seguito confermato.
Stamattina a Bruxelles, il livello di allerta è alto ma le scuole e gli uffici sono aperti. La città già nel 2016 era stata pesantemente colpita dal terrorismo islamico.
L'incubo del terrorismo torna in Europa
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Minaccia terroristica alta anche in Svizzera
Telegiornale 17.10.2023, 20:34
Terrorismo a Bruxelles
SEIDISERA 17.10.2023, 18:28
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Notiziario 06.00 del 17.10.2023 La corrispondenza di Andrea Ostinelli
RSI Info 17.10.2023, 06:12
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