Suviana, poche speranze di ritrovare i dispersi

Continuano le ricerche dei quattro operai dispersi nella centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi, nei pressi del lago di Suviana, in provincia di Bologna, dopo che un’esplosione avvenuta martedì nel pomeriggio ha provocato la morte di tre persone e cinque feriti mentre sono appunto quattro i lavoratori ancora dispersi.

Tuttavia, le possibilità di ritrovarli ancora in vita sono ormai ridotte quasi a zero. Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco di Bologna, parlando con i giornalisti dell’intervento in corso alla centrale ha dichiarato infatti: “Non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”.

“La situazione è molto difficile, l’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Siamo già a 40 centimetri al piano -8 dove stavamo lavorando con le squadre di ricerca. Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, ha aggiunto Cari.

A penetrare nella struttura è proprio l’acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall’esplosione della turbina. “Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro”, ha precisato il funzionario.

“Questa è una centrale storica per noi”, ha dichiarato martedì Marco Masinara, sindaco del vicino comune di Camugnano. “È stata gestita da Enel per cinquant’anni, dando lavoro a molte famiglie. Fino ad oggi non era mai successo nulla. Stamane si è consumato un dramma. Il nostro mondo è crollato”. Il sindaco ha anche detto che tre dei ricoverati sono in gravi condizioni, mentre gli altri due hanno riportato ferite più lievi.

Il lago artificiale di Suviana è stato formato dalla costruzione di una diga tra il 1928 e il 1932 e si trova in un parco regionale a 500 metri di altitudine; è situato a circa 70 chilometri a sud-ovest di Bologna.