Un tentativo di assassinare il premier Nikol Pashinyan e di prendere il potere è stato sventato in Armenia, secondo i servizi segreti, che hanno reso noto sabato sera l'arresto di un loro ex dirigente, dell'ex capogruppo parlamentare del partito repubblicano e di combattente volontario.
Un cessate il fuoco doloroso
Telegiornale 10.11.2020, 21:00
Questo mentre migliaia di manifestanti sono tornati a chiedere le dimissioni del Governo, reo di aver firmato l'accordo che ha messo fine al conflitto in Nagorno-Karabakh, riconoscendo di fatto la vittoria militare dell'Azerbaigian, che ha riconquistato così vaste porzioni di territorio attorno e all'interno della provincia contesa da decenni e abitata in larga maggioranza da armeni. Molti di questi hanno ora lasciato i villaggi da cedere al nemico di sempre, non prima di aver fatto terra bruciata incendiando le proprie case.
Gli armeni piangono almeno 2'300 caduti
Le due parti hanno iniziato intanto la restituzione dei corpi dei caduti. Erevan ha così ammesso di aver perso nelle sei settimane del conflitto oltre 2'300 soldati, quasi il doppio di quanto finora stimato. A questi si aggiunge una cinquantina di civili. Sull'altro fronte Baku non precisa le perdite militari ma solo il numero dei civili uccisi, 93. Il presidente russo Vladmir Putin, sotto la cui egida è stato stretto l'accordo che ha messo fine ai combattimenti, ha dichiarato dal canto suo che in battaglia sono morte almeno 4'000 persone e 8'000 sono rimaste ferite. Mosca ha inviato un contingente nella zona, incaricato di sorvegliare il rispetto della tregua.
Nagorno, armeni in fuga
Telegiornale 15.11.2020, 13:30