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TAV, Governo italiano in crisi

Scontro tra i vicepremier sui bandi per il tunnel di base, a rischio 800 milioni UE. Salvini: "Se i 5 Stelle vanno fino in fondo ci vado anch'io". Di Maio: "Irresponsabile"

  • 8 marzo 2019, 09:50
  • 22 novembre, 22:47
Il primo ministro italiano Giuseppe Conte

Il primo ministro italiano Giuseppe Conte

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Lo scontro sulla linea ferroviaria ad alta velocità (TAV) Torino-Lione sta portando il Governo italiano a un passo dalla crisi. Se i 5 Stelle con il no alla TAV vanno fino in fondo, "ci vado anche io". Così il vicepremier Matteo Salvini (Lega) ha risposto su Rete4 alla domanda se si aprirà o meno la crisi di Governo. "Se qualcuno mi dice che non servono i treni, non serve aiutare gli imprenditori, gli agricoltori e i pendolari e va fino in fondo - ha sottolineato - anche io vado fino in fondo perché l'Italia non può rimanere scollegata dal resto d'Europa".

00:52

Italia, stallo politico sulla TAV

Telegiornale 08.03.2019, 13:30

Minacciare una crisi di Governo "è un comportamento irresponsabile", risponde dal canto suo l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, mentre il primo ministro Giuseppe Conte esprime"forti dubbi" sull'utilità dell'opera e prende tempo.

La Francia, intanto, si dice "aperta a una discussione fra partner". La ministra francese Elisabeth Borne da Parigi intensifica il pressing perché l'Italia vada avanti e ricorda che l'UE "finanzia il 40% dell'opera, ma è pronta a salire al 50%".

Lunedì 11 marzo il CDA di TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin, l'azienda di proprietà al 50% dello Stato francese e al 50% delle Ferrovie dello Stato italiane) dovrà dare il via libera ai bandi. In gioco, ricorda la commissione UE, ci sono 800 milioni di euro che, in caso di mancato avvio delle gare, l'Italia potrebbe perdere.

ATS/M. Ang.

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