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TAV, nessuna decisione sui bandi

Il Governo italiano chiederà un incontro con la Francia. Pronta lettera dell'UE a Roma: a rischio 800 milioni

  • 7 marzo 2019, 08:44
  • 22 novembre, 22:48
00:14

Notiziario delle 6.00 del 07.03.2019

RSI Info 07.03.2019, 08:44

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Non sono bastate 5 ore di vertice a Roma, nella sede del Governo a Palazzo Chigi, per arrivare a una decisione sui bandi di gare per il tunnel di base della linea ferroviaria ad alta velocità (TAV) Torino-Lione. Prosegue dunque lo stallo tra le opposte posizioni dei due alleati governativi, con la Lega di Matteo Salvini, (favorevole al completamento della TAV) e il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio, contrario.

Salvini e Di Maio lasciano Palazzo Chigi scuri in volto: la crisi di Governo viene evocata da entrambi i partiti, come esito estremo dell'irrigidirsi delle posizioni. Il premier Giuseppe Conte, che ha promesso una decisione entro venerdì, per ora non parla.

Il Governo sembra prendere tempo: l'idea è chiedere - riferiscono fonti di maggioranza - un approfondimento giuridico sui bandi e un confronto alla Francia, con possibile vertice bilaterale, sui criteri di finanziamento dell'opera.

L'unica cosa certa è che lunedì 11 marzo il CDA di TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin, l'azienda di proprietà al 50% dello Stato francese e al 50% delle Ferrovie dello Stato italiane) dovrà dare il via libera ai bandi. In gioco, ricorda la commissione UE, ci sono 800 milioni di euro che, in caso di mancato avvio delle gare, l'Italia potrebbe perdere.

ATS/M. Ang.

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