Tsai Ing-wen è la candidata favorita alle presidenziali che si svolgono sabato a Taiwan. Se venisse eletta, sarebbe la prima donna a ottenere questa carica nella storia del paese. La leader del Partito democratico progressista, attualmente all’opposizione, ha affermato di voler mantenere lo statu quo e relazioni pacifiche con la Cina in caso di vittoria. La 59enne, nonostante queste promesse, non ha mai nascosto le sue ostilità nei confronti di Pechino.
Novembre: la stretta di mano
Dopo 66 anni di gelo
D’altronde sono passati pochi mesi dalla storica stretta di mano avvenuta a Singapore fra l’attuale capo di Stato Ma Ying-jeou (del Kuomintang e che negli ultimi otto anni ha lavorato per pacificare le relazioni) e il suo omologo cinese Xi Jinping dopo 66 anni di gelo. Proprio in questa occasione, Xi aveva messo subito l’accento sull’appartenenza dell’isola alla Cina.
Il voto viene osservato con attenzione dagli Stati Uniti. Qualche giorno fa Washington ha esortato le parti a rimanere calme nel caso la vittoria dovesse andare agli indipendentisti. Tutto si giocherà nelle prossime ore e tutto dipenderà dai 23 milioni di elettori chiamati alle urne anche per il rinnovo del Parlamento. A pesare sarà pure la disillusione dei più giovani per le promesse economiche non mantenute.
AFP/AlesS