Nella notte di sabato 4 settembre, le forze talebane si sono spinte dentro la valle del Panshir, raggiungendo il villaggio di Anabah, dove si trovano il centro chirurgico e pediatrico e quello di maternità di Emergency.
Lo ha confermato in un comunicato la stessa organizzazione, che ha pure precisato: "al momento, l'attività dell'ospedale non ha subito interferenze e continua normalmente. Finora abbiamo ricevuto un numero esiguo di feriti, ma non comunichiamo i dati esatti né la provenienza dei pazienti per evitare possibili rischi di strumentalizzazione".
Intanto una riunione internazionale per gli aiuti umanitari all'Afghanistan è stata convocata dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres per il 13 settembre a Ginevra. Le Nazioni Uniti chiederanno "un aumento rapido in materia di finanziamenti perché le operazioni umanitarie che salvano delle vite possano continuare", ha detto il portavoce Stephane Dujarric.
Su Twitter, il ministro degli affari esteri Ignazio Cassis ha accolto favorevolmente la notizia che la conferenza si terrà nella città di Calvino. Il consigliere federale ha definito "un passo importante verso un sostegno umanitario indispensabile per il popolo afghano".
Intanto il New York Times ha rivelato attraverso una serie di documenti riservati ma non classificati che l'operazione non è stata proprio "un successo straordinario", come l'ha definita il presidente USA. Molti i punti critici denunciati dal quotidiano: sbarchi di voli non autorizzati o con liste passeggeri incomplete, centinaia di minori evacuati senza i genitori, migliaia di afghani stipati in hangar e tendopoli in precarie condizioni igienico-sanitarie in basi Usa come quelle di Al Udeid Air e Camp As Sayliyah vicino a Doha. E controlli di sicurezza di poche ore o giorni, oppure passaggi ai checkpoint dei talebani con badge elettronici inviati dagli americani agli afghani titolati all'evacuazione ma ampiamente condivisi.