Una nuova tempesta di sabbia abbattutasi in diverse regioni dell'Iraq ha costretto le autorità a decretare la sospensione delle attività negli aeroporti e degli uffici pubblici. Lo riferisce la tv irachena al Iraqiya, secondo cui il premier Mustafa Kazemi ha ordinato la misura d'emergenza, già presa più volte nelle ultime settimane.
Si tratta della nona tempesta di sabbia che investe l'Iraq nell'arco di un mese a causa, tra l'altro, degli effetti del cambiamento climatico e della desertificazione.
Come riferito dai media locali, a causa della visibilità non superiore ai 400 metri, gli aeroporti di Baghdad e di Erbil hanno sospeso il traffico aereo lunedì mattina e lo hanno poi ripristinato alcune ore più tardi.
Ad aprile una persona è morta soffocata a seguito della tempesta di sabbia e circa 10mila persone sono state ricoverate con sintomi legati a insufficienza respiratoria.