Il coraggio di una donna, che non ha avuto paura di esprimere il suo dissenso per il messaggio di odio e intolleranza portato in piazza dai neonazisti svedesi, sta facendo il giro del mondo grazie ai social network.
La foto diventata virale è stata scattata a Borlange, una cittadina svedese, dove Tess Asplund si è parata davanti al corteo degli estremisti del partito "Nordiska motståndsrörelsen" (Movimento di resistenza nordico, NRM) con il braccio alzato e il pugno chiuso, un gesto di lotta contro le discriminazioni razziali che riporta alla mente la protesta inscenata sul podio alle olimpiadi di Città del Messico del 1968; durante la premiazione dei 200 metri, gli afroamericani Tommie Smith e John Carlos, chinarono il capo e alzarono il pugno chiuso in un guanto nero a sostegno dei diritti umani.
Tommie Smith, al centro, e John Carlos a destra. L'australiano Peter Norman, a sinistra, fu solidale alla protesta, indossando sul podio uno stemma del “Progetto Olimpico per i Diritti Umani”, in solidarietà con gli atleti afro-americani
"E' stato un gesto d'impulso. Ho pensato che non potevano mettersi a marciare qui. Nessun nazista può mettersi a marciare qui", ha dichiarato la 42enne al quotidiano britannico Guardian, che ha pubblicato anche un video su quanto accaduto, ricordando che il NRM rappresenta l'ala estrema di un movimento anti immigrati che raccoglie nel Paese nordico un consenso elettorale tra il 15 e il 20%.
Red.MM/M.Ang.