Testa a testa in Olanda a una settimana dalle elezioni parlamentari tra il premier uscente, il liberale (Partito popolare per la libertà e la democrazia - VVD) Mark Rutte, e il leader anti-Islam e anti-Unione Europea Geert Wilders (Partito della libertà - PVV): il primo è in cerca di un terzo mandato ma non riesce a sfondare nell'elettorato e il secondo è in calo nei sondaggi ma raddoppierebbe i seggi rispetto al 2013.
Il voto del 15 marzo è quindi più incerto che mai, anche se - dato il sistema proporzionale vigente nel paese - nessun vincitore potrà governare da solo, ma avrà bisogno di una coalizione. Gli ultimi sondaggi danno il partito di Rutte al 16% con un numero di seggi tra 23 e 27, ben lontano dai 40 attuali. Wilders, con il suo partito di estrema destra di cui è unico membro, scende rispetto alle scorse settimane al 15% con 21-25 seggi, ovvero circa il doppio dei 12 che ha ora in Parlamento.
I 12,6 milioni di elettori olandesi non potranno beneficiare del voto elettronico, non contemplato per paura dell'hackeraggio da parte della Russia.
ATS/CaL