Operazioni di salvataggio trasmesse in diretta tv, canzoni d'incoraggiamento in loro onore. È una Thailandia che si è mobilitata a livello nazionale, quella scossa dalla sparizione di 12 giovani calciatori (tutti tra gli 11 e i 16 anni) e del loro allenatore in una caverna allagata alla frontiera tra la Birmania e il Laos. Nove i giorni trascorsi senza riuscire a stabilire nessun contatto con i dispersi, ma i soccorritori non demordono. Senza sosta, attrezzati con il materiale subacqueo, setacciano la grotta.
Le ricerche - a cui hanno preso parte équipe di specialisti australiane e cinesi - sono rese difficili dalla vastità del luogo, un cunicolo sotterraneo di 10 km di lunghezza. Ma ora, ha spiegato un responsabile della marina all'agenzia di stampa AFP, i sommozzatori potrebbero essere davvero vicini; si stima una distanza di 600 metri dal punto dove si trova il gruppo.
I ragazzi e la loro guida si sono avventurati nella grotta di Tham Luang il 23 giugno, dopo un allenamento sportivo.
Reuters/CaL