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"Torturato e costretto a cantare l'inno russo"

Arrestato e condannato a morte da Mosca come mercenario in Ucraina, il britannico Aiden Aslin ora è salvo, grazie a uno scambio di prigionieri

  • 25 settembre 2022, 20:25
  • 20 novembre, 14:52
Aiden Aslin

Il cittadino britannico Aiden Aslin mentre si trovava in Ucraina dietro le sbarre di un'aula di tirbunale a Donetsk

  • Keystone
Di: ATS/Natda 

"Sai chi sono? Sono la tua morte". Poi mi ha detto: 'Vedi cosa ti ho fatto?', indicandomi la schiena. Mi ha mostrato il suo coltello e ho capito che mi aveva colpito con quello". L'ufficiale russo mi ha poi chiesto se volessi "una morte rapida o una bella morte". Gli ho risposto che volevo una morte rapida. "No, avrai una morte bellissima", ha detto lui. Questo il terribile racconto fatto da Aiden Aslin, uno dei cinque britannici catturati in Ucraina e tornati nel Regno Unito dopo uno scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. Aslin ha dichiarato, in un'intervista al tabloid britannico The Sun, di essere stato picchiato e costretto a cantare l'inno russo durante la sua detenzione. Era è stato fatto prigioniero in Ucraina, dove combatteva per Kiev, ed è stato condannato a morte per attività mercenaria. Dal momento del suo arresto, il soldato britannico ha subito torture di ogni genere - dall'umiliazione alla violenza fisica.

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"Sono stato costretto a cantare l'inno russo ogni mattina"

L'ex prigioniero ha raccontato di aver trascorso ben cinque mesi in una cella di 4 metri per 6, infestata da scarafaggi e pidocchi, senza mai vedere la luce del sole - se non quando veniva portato all'esterno per girare video di propaganda, o per comunicare con il Ministero degli Esteri britannico. Secondo il Sun, il prigioniero era poi costretto ad ascoltare l'inno russo in continuazione e gli è stato detto di alzarsi e cantare, altrimenti lo avrebbero picchiato, nonché di gridare "gloria alla Russia". "Dopo essere stato costretto a cantare l'inno russo ogni mattina negli ultimi mesi, credo sia arrivato il momento di imparare qualcosa di meglio e di imparare l'inno ucraino", ha twittato domenica Aiden Aslin.

Aiden Aslin ha anche ringraziato "di cuore" l'oligarca russo Roman Abramovich, sottoposto a sanzioni da parte del Regno Unito e dell'UE, per il ruolo svolto nella liberazione dei cinque britannici, che sono potuti tornare nel loro Paese dopo uno scambio di prigionieri facilitato dalla mediazione saudita.

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