Una donna su tre nel mondo è stata vittima di violenze coniugali. Lo indica uno studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) che giudica “inaccettabile” questa situazione, malgrado l’accresciuta presa di coscienza da parte dell’opinione pubblica.
Tra i 100 e 140 milioni di ragazze hanno subito mutilazioni genitali, 70 milioni hanno dovuto sposarsi prima dei 18 anni, spesso contro la loro volontà, e il 7% delle donne del pianeta rischia di essere stuprato nel corso della propria vita. I numeri crescono dove sono in corso conflitti e crisi umanitarie.
L’OMS suggerisce di accelerare gli sforzi, chiedendo a politica e istituzioni di fare della lotta alla violenza sulle donne una priorità che aiuterebbe ad accelerare sviluppo e accesso alla sanità. Chiede inoltre di annullare nelle legislazioni qualsiasi forma di discriminazione tra sessi, promuovendo contemporaneamente uguaglianza, comportamenti non violenti e di non banalizzare o addirittura colpevolizzare le vittime.
La mentalità può cambiare solo attraverso la prevenzione che si appoggia sulla salute, la sicurezza, l’educazione e la giustizia.
ab/ats/afp