Colpo basso dei conservatori britannici del premier Boris Johnson che, secondo l'accusa di Twitter, riportata dalla BBC, avrebbero "tentato di ingannare" il pubblico, trasformando - durante il dibattito elettorale televisivo di martedì sera fra lo stesso premier e il leader laburista Jeremy Corbyn - il nome di un account di partito in un pseudo sito di fact checking.
RG 07.00 del 20.11.2019 La corrispondenza di Giancarlo Ciccone
RSI Info 20.11.2019, 08:18
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L'operazione propagandistica ha riguardato l'account del quartier generale della campagna conservatrice (Conservative Campaign Headquarter, CCHQPress), seguito da 76'000 utenti, che martedì ha improvvisamente cambiato nome e avatar: diventando "factcheckUK" e iniziando, fra l'altro, a far le pulci alle affermazioni di Corbyn, come se fosse un account indipendente di verifica.
Twitter ha minacciato "una decisa azione correttiva se simili espedienti si ripeteranno". Un portavoce ha detto che il social media "è impegnato a favorire un dibattito sano" sul web nella campagna per le elezioni britanniche del 12 dicembre, ricordando le regole internazionali, che vietano comportamenti potenzialmente "ingannevoli per il pubblico".