Donald Trump compare oggi, giovedì, in tribunale a Washington dopo essere stato incriminato con l’accusa di aver tentato di sovvertire i risultati delle elezioni del 2020. Poche ore prima la comparizione, l’ex presidente degli Stati Uniti ha denunciato una “strumentalizzazione della giustizia senza precedenti” nei suoi confronti.
L’esponente repubblicano – che punta a tornare alla Casa Bianca e che finora appare saldamente in testa nei sondaggi per le primarie del suo partito – ha inoltre scritto sul suo social network “Truth” che il suo rivale democratico e attuale presidente Joe Biden è all’origine di questo nuovo procedimento legale. “I democratici vogliono far campagna contro di me, altrimenti non ricorrerebbero a questa strumentalizzazione senza precedenti del sistema giudiziario”, ha affermato.
L’atto d’accusa nei suoi confronti è stato pubblicato martedì e conta 45 pagine. Fa riferimento a uno “schema criminale”, accusandolo di aver minato le fondamenta della democrazia statunitense, tentando di alterare il processo di conteggio dei risultati elettorali. Accuse gravissime, senza precedenti, ma anche molto difficili da provare.
Nuova incriminazione per Trump
Telegiornale 02.08.2023, 20:00
Questi fatti riguardano il periodo in cui Trump era alla Casa Bianca, al contrario degli altri due procedimenti penali avviati contro di lui quest’anno: uno per frode contabile in relazione al pagamento di una porno star della quale voleva comprare il silenzio in merito alla relazione avuta con la donna, l’altro per aver compromesso la sicurezza nazionale avendo conservato documenti classificati nella sua lussuosa villa a Mar-A-Lago in Florida. Riguardano rispettivamente il periodo precedente e quello successivo al suo mandato presidenziale.
Il tribunale dove dovrà comparire si trova a pochi passi dal Campidoglio, sede del Congresso, preso d’assalto il 6 gennaio del 2021 da centinaia di sostenitori di Donald Trump, decisi a impedire la certificazione della vittoria di Joe Biden.