La certificazione, in arrivo, dei risultati del voto in Michigan e Pennsylvania, dovrebbero confermare definitivamente la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali statunitensi, ma Donald Trump non si rassegna e non ammette la sconfitta. Ricorso dopo ricorso, da oltre due settimane. Una resistenza all’ultimo tweet. Come inquadrare questo suo comportamento? Negli Stati Uniti c’è chi non lesina paragoni allarmanti.
"Non possiamo usare il metro della democrazia e dei presidenti democratici, perché con Trump non ci ritroviamo più", spiega Ruth Ben-Ghiat, storica della New York University. Non usa giri di parole, questa storica esperta di autoritarismi e dittature. Il comportamento del Presidente sconfitto ricorda quello degli uomini forti del Novecento. "Quando cadono questi leader sono i più sorpresi di tutti, perché non riescono a immaginare di dover lasciare l’incarico... E Trump vuole rimanere disperatamente al potere per una ragione simile a quella di molti autocrati: vuole evitare guai giudiziari", sostiene Ruth Ben-Ghiat.
L’immagine del golpe, tuttavia, parrebbe distante da quella di un presidente che gioca a golf mentre ingolfa i tribunali di discutibili azioni legali.
"Oggi non bisogna ricorrere all’esercito per i colpi di stato. Le democrazie muoiono anche attraverso la burocrazia, attraverso le pressioni e le minacce ai funzionari elettorali per cambiare i risultati”, ribatte la storica. A stupire e inquietare è il seguito della strategia della vittoria rubata. Chi è sceso per strada a manifestare. Il suo partito che, anche per calcolo elettorale, spiega Ben-Ghiat non lo contraddice. "Trump lascerà, ma i Repubblicani rimarranno e da tempo stanno giocando con la democrazia. Questo è il problema più grave".
I riconteggi annunciati e i tentativi di bloccare la certificazione del risultato oltre che ostacolare la transizione, rendono ancora più tossico il clima politico statunitense. "Se facciamo paragoni storici, la situazione attuale è allarmante, ma c’è anche un motivo di consolazione in questa vicenda. Ci sono molte persone, che in modo anche eroico, credono nella democrazia e stanno proteggendo le istituzioni".
Intanto Trump rimane aggrappato alla Casa Bianca. Fuori il mondo ad aspettare. Un mondo che ancora fa fatica a comprendere le conseguenze di una presidenza ai titoli di coda.