Dopo Joe Biden e Kamala Harris, Volodymyr Zelensky ha incontrato venerdì nel corso del suo viaggio negli Stati Uniti anche l’ex presidente e candidato alla Casa Bianca Donald Trump. Il magnate repubblicano ha ribadito il suo impegno a mettere fine “molto rapidamente” alla guerra in Ucraina “che non avrebbe mai dovuto cominciare”, in caso di vittoria alle elezioni di novembre.
Ha pure affermato che è necessaria una “pace giusta”, l’espressione usata regolarmente anche dal suo interlocutore. Ma che il significato non sia lo stesso è implicito nella precisazione seguente: “Io ho le mie idee e il presidente” Volodymyr Zelensky “ha sicuramente le sue”. Prima dell’incontro, Trump aveva parlato del suo “ottimo rapporto” con il suo ospite odierno, ma anche con Vladimir Putin.
Che le relazioni non siano scevre da tensioni lo dimostra il fatto che l’incontro - il primo fra i due da 5 anni a questa parte, e allora il contesto era completamente diverso - era rimasto in forse fino a giovedì. Apparentemente a causa di una dichiarazione fatta da Zelensky in un’intervista, durante la quale il presidente ucraino aveva messo in dubbio la capacità di Trump di fermare il conflitto come ha promesso. L’Ucraina si inquieta per il futuro dell’aiuto statunitense, militare in particolare, nel caso in cui fosse il repubblicano a vincere in novembre. Kamala Harris ha dal canto suo assicurato che Washington continuerà a sostenere Kiev per tutto il tempo necessario e ha sottolineato come la sua posizione differisca da quella del suo rivale Trump, il quale nei giorni scorsi aveva definito Zelensky “il più grande venditore del mondo” perché ogni volta che varca l’Atlantico riparte con aiuti per miliardi di dollari.
Zelensky-Biden, nuovi aiuti militari per l'Ucraina
Telegiornale 27.09.2024, 12:30