Il presidente degli Stati Uniti ha perso un'altra personalità chiave della sua amministrazione, il segretario al Lavoro che aveva designato: Andrew Puzder. L'imprenditore, a capo di catene di fast food, si è ritirato dall'iter per la conferma della nomina. Non c'erano le basi (e i voti) per il via libera del Senato.
Non paragonabile al terremoto scatenato dalle dimissioni del segretario per la Sicurezza nazionale Michael Flynn, il "caso" resta emblematico delle difficoltà politiche che sta vivendo Trump.
All'origine della vicenda Puzder il suo background professionale e personale. Le critiche erano scaturite in particolare da discrepanze emerse in materia fiscale e da una serie di controverse dichiarazioni dell'imprenditore, giudicate denigratorie nei confronti dei dipendenti e sessiste. Nel 2015 affermò: "Mi piacciono le belle donne che mangiano burger in bikini" e sostenne che spot pubblicitari per i suoi ristoranti, considerati spinti, erano "molto americani". Non solo,sostenne che i dipendenti dei suoi ristoranti erano "il meglio del peggio", oppure che avrebbe voluto assumere robot perché creano meno problemi, oltre ad essere più gentili.
ATS/M. Ang.
Dal TG12.30: