Il presidente statunitense, Donald Trump, ha dato al Pentagono l'autorità per determinare il numero di soldati necessari in Iraq e in Siria nell'ambito della lotta contro l'autoproclamato Stato Islamico (IS), ripristinando così un meccanismo che era in vigore prima delle amministrazioni Bush e Obama.
Sarà dunque il segretario alla Difesa, James Mattis, a decidere se bisognerà inviare più soldati per sostenere le forze americane già presenti in Iraq per appoggiare le forze locali impegnate nella riconquista di Mosul e in Siria, per appoggiare i ribelli alleati impegnati nell'offensiva verso Raqqa.
Il portavoce del Dipartimento Jeff Davis ha sottolineato che la decisione di Trump non significa che il numero di truppe USA aumenterà.
Attualmente sono 5'262 i soldati autorizzati a stare in Iraq e 503 in Siria, per consigliare e assistere l'esercito iracheno e i ribelli siriani che combattono l'IS. Ma il numero reale è superiore, visto l'invio temporaneo di altri uomini, per un totale di 6'000 soldati in Iraq e oltre 900 in Siria.
ATS/M. Ang.