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Turchia, l'epurazione prosegue

Nuova retata, finiscono in carcere centinaia di presunti seguaci del nemico pubblico numero uno

  • 12 febbraio 2019, 17:56
  • 22 novembre, 23:00
00:17

Notiziario 11.00 del 12.02.19: centinaia di arresti in Turchia

RSI Info 12.02.2019, 18:02

  • reuters

Sono più di 700 le persone finite dietro le sbarre martedì in Turchia perché sospettate d'avere legami col predicatore Fethullah Gülen, che Ankara ritiene ispiratore del tentato colpo di Stato del luglio 2016.

La retata, una delle maggiori del genere negli ultimi mesi, non è che uno dei tanti picchi del programma di purghe ed epurazioni in atto, che si traduce settimanalmente col fermo di decine, per non dire centinaia, d'indiziati.

Il ministro dell'interno Süleyman Soylu l'aveva preannunciata domenica, sottolineando l'intenzione d'eradicare celermente la ribellione. Una tabella di marcia apparentemente rispettata, visto che, tra sospensioni, licenziamenti e carcerazioni, i puniti sono ormai centinaia di migliaia.

AFP/dg


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RG 18.30 del 12.02.19: la corrispondenza di Filippo Cicciù

RSI Info 12.02.2019, 19:32

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