Tre persone, tra cui un bambino, sono state recuperate vive dalle macerie di un edificio ad Antakya, nel sud della Turchia, ben 13 giorni (296 ore) dopo il terremoto di magnitudo 7,8 che ha colpito il 6 febbraio il Paese e parte della vicina Siria. Lo riporta l'agenzia di stampa statale Anadolu. Il ragazzino di 12 anni però non ce l'ha fatta: secondo quanto riportato dai media turchi, sarebbe morto in ambulanza mentre veniva portato in ospedale.
Secondo gli ultimi dati pubblicati sul sito della Reuters, il bilancio dei morti ha superato le 45'000 vittime, un numero che è destinato ad aumentare ulteriormente, con numerosi dispersi ancora sotto le macerie di 264'000 edifici distrutti. Le vittime in Turchia sono 39'672 e 5'800 in Siria, da dove da giorni non si hanno notizie. Nelle moschee di tutto il mondo si è pregato per i morti nel terremoto, molti dei quali non hanno potuto ricevere i riti di sepoltura data l'enormità del disastro.
Ed è notizia di oggi anche il recupero del corpo senza vita del calciatore internazionale ghanese Christian Atsu da parte delle squadre di ricerca tra le rovine di uno degli edifici crollati. Lo ha dichiarato sabato il suo manager, ripreso dalla BBC.
Nuova scossa sismica
Un terremoto di magnitudo 5.1 è stato registrato sabato sera nel distretto turco di Göksun, nella provincia centrale del Paese. Lo ha riferito l'agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad, come riporta Andalou. La profondità di questo terremoto sembra essere stata di 12,18 chilometri. Non si hanno nell'immediato notizie su vittime e danni.
Terremoto, in milioni hanno bisogno d'aiuto
Telegiornale 16.02.2023, 20:00