Giovedì una 17enne è stata tratta in salvo dalle macerie di un edificio crollato nella provincia centro-meridionale turca di Kahramanmaras. La giovane donna è stata salvata 248 ore - ovvero 11 giorni - dopo il forte terremoto che ha colpito l'area, uccidendo migliaia di persone in Turchia e in Siria. Ne riferisce l'emittente statale TRT Haber.
Il bilancio totale delle vittime nelle due nazioni per ora ha superato le 41'000 persone. Ma è un bilancio che è destinato ad aumentare quando le ricerche si fermeranno. Mentre, solo in Turchia, i feriti sono più di 105'000.
I soccorritori continuano a lavorare anche mentre cala la notte, ma la zona colpita dal terremoto è incessantemente interessata da scosse di assestamento, ne sono state registrate 3'858 dal giorno del sisma, il 6 febbraio, di cui quasi 400 di magnitudo tra 4 e 5, e l'agenzia turca per l'emergenza e i disastri AFAD ha definito la situazione "fuori dall'ordinario".
Gli edifici in parte crollati o rimasti fortemente danneggiati a causa del violento terremoto sono 50'576 e devono essere demoliti con urgenza, ha affermato il ministro dell'Ambiente turco Murat Kurum facendo sapere che le autorità hanno ispezionato finora più di 387'000 palazzi nelle dieci province del sud est anatolico colpite dal terremoto.
La città di Gaziantep ha il maggior numero di edifici che necessitano di essere demoliti subito, quasi 12'000, seguita da Hatay (10'991) e Kahramanmaras (10'777).
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