L’organizzazione non governativa UN Watch ha stilato una classifica delle decisioni più discutibili prese nel 2017 dall'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), scelte che sembrano in aperto contrasto con la sua missione.
Quella che ha suscitato più scalpore, secondo UN Watch, è stata quella di far entrare l'Arabia saudita nella Commissione per i diritti delle donne. Un controsenso, se si pensa alle pesanti restrizioni in vigore nel paese. E il fatto che Riad abbia appena concesso il permesso di guidare l’automobile (alle donne) non cambia certo molto la situazione.
(Mal) rappresentato, in questa classifica, è anche il Consiglio ONU per i diritti umani che ha nominato quali Stati membri il Qatar, il Pakistan, l’Afghanistan, la Repubblica democratica del Congo, l’Angola – paesi tutt'altro modello nella tutela dei diritti umani.
Inoltre il Consiglio ha offerto una carica onorifica a Jean Ziegler, il sociologo militante svizzero, finito nel mirino di molte ONG dopo essersi aggiudicato un premio per la tutela dei diritti umani… attribuitogli però da un certo Muammar Gheddafi.
UN Watch, basata a Ginevra (e particolarmente legata a Israele), se la prende anche con l’UNESCO (l’agenzia per l’educazione, la scienza e la cultura), che ha appena accolto nella sua direzione la Turchia. Un paese dove 100'000 insegnanti, ma anche giudici o altri funzionari pubblici, sono stati licenziati in modo sommario.
L’ONU ha poi provveduto a nominare, in un Comitato sulla decolonizzazione (che lotta contro l’oppressione e lo sfruttamento), nientepopodimenoche… la Siria, il regime oppressivo di Bachar al Assad.
Red.MM/RG/Pierre Ograbek/M. Ang.