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UE, armi più controllate

Inasprita la legislazione anche per il possesso regolare. Possibili "limitazioni" in Svizzera

  • 14 marzo 2017, 17:44
  • Oggi, 06:27
Tiratori sportivi e cacciatori possono però stare tranquilli

Tiratori sportivi e cacciatori possono però stare tranquilli

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Il Parlamento europeo ha approvato martedì un testo che prevede un inasprimento della legislazione sulle armi da fuoco entro il 2019. La proposta proibisce in particolare il possesso di alcune armi semi-automatiche per i civili (vedi correlati).

Il documento, già oggetto di un accordo tra gli stati membri, mira a “impedire e limitare l’accesso alle armi ai criminali e ai terroristi”, ma al contempo non mette i bastoni tra le ruote agli appassionati di tiro e ai cacciatori. L’obbiettivo è il commercio illegale, ma anche il controllo delle armi detenute regolarmente.

Secondo i deputati di Strasburgo l’attuale direttiva, risalente al 1991, “contiene delle falle di sicurezza importanti”. La riforma permetterà inoltre di migliorare lo scambio di informazioni tra i paesi e la tracciabilità.

Possibili "limitazioni" in Svizzera

Il 10 marzo 2016, la ministra di giustizia Simonetta Sommaruga aveva smorzato le preoccupazioni dichiarando che "l'Unione europea non vieterà il fucile d'assalto in Svizzera".Tuttavia, secondo Catherine Maret dell'Ufficio federale di polizia, citata oggi dal "Blick" online, con la decisione di Strasburgo ci saranno comunque in futuro alcune "restrizioni", come la limitazione a dieci cartucce per caricatore o il dovere di far parte di un'associazione. Inoltre la Svizzera dovrà istituire un nuovo registro delle armi.

ATS/dielle

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