La Corte di Giustizia dell’UE ha respinto il ricorso di Google e Alphabet contro la maxi multa per 2,4 miliardi di euro (2,25 miliardi di franchi) inflitta dalla Commissione Ue al gruppo di Mountain View.
L’esecutivo comunitario aveva constatato nel 2017 che Google ha abusato della sua posizione dominante nello Spazio economico europeo nel comparto delle ricerche generiche su Internet, favorendo il proprio comparatore di prodotti, rispetto a quelli dei comparatori di prodotti concorrenti. Il Tribunale aveva già respinto un primo ricorso della società nel novembre 2021.
Solo ieri (lunedì), dall’altra parte dell’oceano, è partito in Virginia (USA) il secondo processo antitrust dell’amministrazione Biden contro Google, accusato di abusare della sua tecnologia per dominare il mercato pubblicitario. In agosto un giudice federale ha stabilito in un caso separato che Google ha mantenuto illegalmente il monopolio nella ricerca online, consegnando una grande vittoria al Dipartimento di Giustizia.
Beghe anche in Gran Bretagna
Anche l’autorità del Regno Unito per la concorrenza e il mercato (Cma) ha puntato il dito sull’azienda, in materia di pubblicità online. “Il nucleo di questo caso si basa su interpretazioni errate riguardanti il settore della pubblicità digitale”, è stata la risposta di Google settimana scorsa. “Non siamo d’accordo con il parere della Cma e risponderemo di conseguenza”.
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Notiziario 10.09.2024, 11:00
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Google alla sbarra negli Stati Uniti
Telegiornale 15.09.2023, 20:00