Le proteste per la morte di George Floyd, l'afroamericano soffocato lunedì a Minneapolis dall'agente bianco arrestato venerdì, non si placano negli Stati Uniti. Il confronto tra manifestanti e forze di polizia è rude in numerose città: dalla stessa città principale del Minnesota a Washington, da New York a Houston. A Detroit si è anche registrato un morto. Si tratta di un 19enne ucciso a colpi da arma da fuoco sparati da un SUV, in circostanze ancora poco chiare. Secondo le prime ricostruzioni, gli spari erano indirizzati contro una folla di persone che stava manifestando. Il giovane è morto in ospedale.
Per far fronte agli scontri che si verificano ormai da quattro giorni nel paese, il Pentagono ha allertato l'esercito, con diverse unità pronte ad essere dispiegate per riportare l'ordine. A darne notizia è l'agenzia Associated Press, sottolineando che è estremamente raro che venga dato un ordine del genere da parte del Dipartimento della difesa.
Alta tensione davanti alla Casa Bianca a Washington
RSI/Emiliano Bos 30.05.2020, 11:34
Le manifestazioni sono scattate anche davanti alla Casa Bianca a Washington dove polizia e manifestanti si sono confrontati per ore. Secondo quanto riportato dal Guardian, i manifestanti hanno lanciato acqua contro gli agenti dei Servizi segreti schierati. Alcuni sui social media denunciano, invece, l'uso dei lacrimogeni sulla folla.
RG 12.30 del 30.05.20: la testimonianza da Washington del corrispondente Emiliano Bos
RSI Info 30.05.2020, 15:31
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Intanto, secondo il medico legale, dai risultati dell'autopsia effettuata su George Floyd non ci sono elementi fisici che supportino una diagnosi di asfissia traumatica o di strangolamento. "Gli effetti combinati dell'essere bloccato dalla polizia, delle sue patologie pregresse e di qualche potenziale sostanza intossicante nel suo corpo hanno probabilmente contribuito alla sua morte", dice il referto dell'esame preliminare. I famigliari della vittima hanno però fatto sapere di volere un'autopsia e che ricorreranno ad una perizia indipendente. Stando ad un documento dell'accusa, di cui riferiscono i media statunitensi, l'agente durante il fermo ha tenuto premuto il suo ginocchio sul collo della vittima per 8 minuti e 46 secondi.
Proteste negli Stati Uniti
Telegiornale 30.05.2020, 14:30