L’esercito israeliano ha presentato a Benyamin Netanyahu un piano per sgomberare i civili dalle “zone di combattimento” nella Striscia di Gaza, ha dichiarato lunedì l’ufficio del primo ministro israeliano. L’annuncio precede la prevista offensiva israeliana a Rafah.
Secondo le Nazioni Unite quasi 1,5 milioni di palestinesi, la maggior parte dei quali sfollati, vivono in condizioni precarie in questa città nel sud del territorio palestinese. Nonostante i ripetuti avvertimenti internazionali, Netanyahu vuole lanciare un’operazione di terra contro la città, che si affaccia sul confine chiuso con l’Egitto e che egli descrive come “l’ultima roccaforte” del movimento islamista Hamas.
Soldati israeliani all'interno di una zona devastata di Gaza nei giorni scorsi
Un’offensiva sarebbe “ritardata” solo se venisse conclusa una tregua attualmente in fase di negoziazione, ha dichiarato domenica al canale americano CBS. Lanciando questa operazione, Israele sarebbe “a poche settimane” da una “vittoria totale” su Hamas, ha detto il premier del Likud.
Mentre i colloqui per la tregua sono ripresi in Qatar, domenica nuovi bombardamenti hanno preso di mira Rafah e i combattimenti sono infuriati nella città in rovina di Khan Younis, pochi chilometri più a nord.
Notiziario delle 06:00 del 26.02.2024
Notiziario 26.02.2024, 06:30
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