“Come una fiamma nuova”, la “buona notizia” della Resurrezione “si è accesa nella notte”, ha detto domenica il Papa nel messaggio “Urbi et Orbi” da una basilica di San Pietro deserta. Il Pontefice ha precisato che si tratta di una "notte di un mondo già alle prese con sfide epocali e ora oppresso dalla pandemia, che mette a dura prova la nostra grande famiglia umana".
In questa notte, ha spiegato, è risuonata la voce della Chiesa: “Cristo, mia speranza, è risorto!" Francesco ha evidenziato che si tratta di un altro "contagio", che nella fattispecie si trasmette da cuore a cuore, "in quanto ogni cuore umano attende questa buona notizia”. Si tratta, ha segnalato il Papa, del contagio della speranza: “Cristo, mia speranza, è risorto!”.
"Non si tratta di una formula magica, che faccia svanire i problemi - ha spiegato Papa Bergoglio. No, la risurrezione di Cristo non è questo. È invece la vittoria dell'amore sulla radice del male, una vittoria che non 'scavalca' la sofferenza e la morte, ma le attraversa aprendo una strada nell'abisso, trasformando il male in bene: marchio esclusivo del potere di Dio".
Il vescovo di Roma ha poi affermato di pensare, in questo giorno di Pasqua, "ai malati, ai morti e alle famiglie" nel bisogno, richiamando l'Europa "alla solidarietà e a delle soluzioni innovative". Inoltre, il Papa ha lanciato il suo appello affinché sia attuato un cessate-il-fuoco mondiale e immediato, proponendo nel contempo "di ridurre" e nel caso "annullare" il debito delle nazioni più povere e togliere "le sanzioni internazionali che impediscono di garantire un sostegno adeguato ai cittadini".
La benedizione di Pasqua
Telegiornale 12.04.2020, 14:30
Il commento da Roma
Telegiornale 12.04.2020, 14:30