Con il sostegno degli apicoltori, lo scorso anno l'associazione ambientalista Greenpeace aveva lanciato una petizione che esigeva il divieto immediato dei pesticidi pericolosi per le api.
Oggi gli ecologisti hanno consegnato alle autorità federali il frutto del loro impegno, ben 80'103 firme.
Stando agli attivisti, urge agire di fronte alla moria di api registrata in mezzo mondo e che non risparmia il nostro paese, dove nel 2012 è scomparsa la metà delle arnie. Un'ecatombe che, vista la mancata impollinazione, mette in pericolo l'intera produzione alimentare, scrivono i fautori del testo.
La moria di api registrata lo scorso anno non è da ricondurre ai pesticidi ma alla varroa, un parassita. E’ la convinzione del Consiglio federale, che in questo modo non si allinea alla posizione espressa dall’Unione Europa che prevede una moratoria di due anni per l’utilizzo di certi prodotti. Johann Schneider-Amman ha affermato che non sono stati costanti effetti a causa di questi insetticidi, usati da più di dieci anni.