Giuseppe Conte si è recato martedì in Puglia, dopo la strage di 16 braccianti extracomunitari deceduti in due incidenti stradali in poco più di 48 ore, per ribadire la necessità di rafforzare gli strumenti di controllo e di prevenzione per contrastare il fenomeno del caporalato. “Dietro questi morti non c’è dignità, c’era un lavoro sfruttato” ha dichiarato il presidente del Consiglio.
Il concetto è stato ripreso anche dal ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, che in aula al Senato ha definito la vicenda come conseguenza di “una forma moderna di schiavitù” che non può essere tollerata.
Nonostante sia stata introdotta nel 2016 una legge per impedire questi abusi sul lavoro agricolo, le verifiche sul territorio sono insufficienti. Per questo Luigi Di Maio, ministro del lavoro, ha annunciato che sarà aumentato il numero degli ispettori.
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