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Una vice per Joe Biden

"Sceglierò una donna come vicepresidente", ha promesso il candidato dem alla presidenza USA - Chi sarà la prescelta? Quali i criteri?

  • 26 luglio 2020, 23:01
  • 22 novembre, 18:52
03:29

USA, i possibili vice di Biden

Telegiornale 26.07.2020, 22:00

Di: Massimiliano Herber 

Il giovane senatore del Massachussetts John F. Kennedy scelse come vicepresidente l’esperto Lyndon Johnson del grande e conservatore Texas. Jimmy Carter, governatore di uno stato del sud, come l’Alabama, optò per uno scudiero liberal del New England come Walter Mondale. Il veterano di guerra John McCain sparigliò le carte e strizzò l’occhio al Tea Party scegliendo la giovane governatrice dell’Alaska Sarah Palin… Chi sceglierà Joe Biden?

Entro l’inizio di agosto, il candidato democratico alla Presidenza degli Stati Uniti annuncerà la sua scelta. “Se sarò eletto presidente, - annunciò durante un dibattito televisivo a marzo - il mio Governo e la mia Amministrazione assomiglieranno al Paese e prometto che sceglierò una donna quale vicepresidente”. Dopo Geraldine Ferraro (con Mondale nel 1984) e la Palin (con McCain nel 2008), sarà la terza candidata vicepresidente donna della storia, ma l’importanza va oltre la questione di genere.

I criteri di scelta

Storicamente la scelta di un vice è stata geografica – come Kennedy con Johnson, Ronald Reagan con George H. Bush - oppure ideologica – come Carter con Mondale – per bilanciare il ticket e coprire lo spettro del Paese più grande. Negli anni è divenuta più legata al pragmatismo – Cheney per G. W. Bush - e alle affinità politiche – come Bill Clinton con Al Gore.

Biden ha detto che “assomiglierà all’America”. Quale America? Le speculazioni abbondano, ma dopo i moti per l’uccisione di George Floyd e le manifestazioni di Black Lives Matter per molti sarebbe una sorpresa se la scelta non cadesse su un’afroamericana.

Difficile cogliere i reali benefici della scelta di un/a vicepresidente. A lungo in passato, è stata una figura rimasta all’ombra del Presidente, il cui impatto in termini elettorali è sempre stato opinabile. Paradossalmente si può affermare che la prima qualità necessaria è quella di non danneggiare o mettere in imbarazzo il candidato alla Casa Bianca (come Spiro Agnew per Richard Nixon, Dan Quayle per G. H. Bush o la stessa Palin per McCain). Quest’anno, però, visto che con i suoi 78 anni in caso di elezione Biden sarebbe il Presidente eletto più anziano della storia, mai come in passato la vice dovrà sembrare una figura in grado di poter guidare la più grande democrazia del mondo.

Tutte le donne del "presidente"

Tutte le donne del "presidente"

Le candidate

Favorita numero uno KAMALA HARRIS, 55enne senatrice della California; padre giamaicano, madre indiana. È la più nota e porta in dote energia ed esperienza, ma il suo passato di procuratrice non piace a tutti.

Altra ex candidata alla Presidenza è ELISABETH WARREN. 70 anni senatrice del Massachussetts. Preparata, pragmatica, progressista, piace alla sinistra del Partito ma forse in campagna non è sempre un vantaggio.

Un’altra figura molto chiacchierata a Washington è VAL DEMINGS. Deputata alla Camera dei Rappresentanti, afroamericana con 27 anni di esperienza nella polizia e successi ad Orlando. E la Florida è uno swing state da conquistare.

Negli ultimi due mesi, brilla la stella della sindaca di Atlanta KEISHA LANCE BOTTOM, 50 anni, che ha saputo mostrare cuore e fermezza durante gli scontri dopo la morte di George Floyd. E dall’inizio della corsa alla presidenza, è una fedelissima di Joe Biden.

Ha in comune con Biden l’esperienza sotto Obama, SUSAN RICE, 55 anni, già Consigliera alla Sicurezza Nazionale ed ex ambasciatrice all’ONU. Una diplomatica ma anche una dura con l’età giusta per la vicepresidenza.

Nell’ultimo mese bersaglio sospetto degli strali di Fox News è la senatrice dell’Illinois TAMMY DUCKWORTH, 52 anni, veterana della guerra in Iraq dove ha perso le gambe, esempio di tenacia e patriottismo. Sarebbe la candidata ideale, ha scritto il New York Times.

Gli osservatori puntano su una candidatura nera o espressione di un America multirazziale. Anche per questo si è fatto strada il nome di MICHELLE LUJAN GRISHAM, 60 anni d’origine ispanica, governatrice del New Mexico. Ma tra le papabili ci sono anche la 48enne Governatrice del Michigan, GRETCHEN WITHMER, ferma e lodata nel gestire l’emergenza Covid, o la senatrice TAMMY BALDWIN del Winsconsin. I due Stati del Midwest che nel 2016 votarono Trump. In discesa paiono invece le quotazioni di STACEY ABRAMS, già candidata al governo della Georgia nel 2018.

Secondo alcune indiscrezioni la rosa si sarebbe ristretta a un poker di candidate afroamericane, ma come sempre in questi casi è difficile distinguere le speculazioni dai fatti. Biden ha confermato di voler partecipare personalmente alle audizioni finali, mentre a cento giorni dal voto tutti i sondaggi nazionali (e nei principali Stati in bilico) lo vedono davanti a Donald Trump.

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