Si sono chiusi alle 20.00 nella maggior parte della Spagna (alle 21.00 ora svizzera tocca alle Canarie) i seggi per le elezioni legislative, le terze degli ultimi tre anni e mezzo. I primi exit poll danno in testa i socialisti del premier uscente Pedro Sanchez, davanti al Partito popolare, ai Ciudadanos, a Podemos e a Vox. Il PSOE, con il 28% dei voti e 116-121 deputati su 350, resta però ben lontano dalla maggioranza assoluta e si preannunciano nuove difficoltà per costruire un'alleanza con la maggioranza in Parlamento: oltre al sostegno di Podemos (42-45 poltrone) occorrerebbe anche quello di forze indipendentiste regionali, mentre sull'altro anche le tre formazioni di destra, insieme, non avvicinano nemmeno la soglia dei 176 mandati.
Elezioni spagnole, i protagonisti
Tutti gli occhi erano rivolti in particolare sul risultato dell'ultradestra, che i sondaggi all'uscita dalle urne realizzati per la tv pubblica collocano per la prima volta nel Parlamento nazionale. Con il 12% dei suffragi, Vox potrebbe conquistare dai 36 ai 38 seggi su un totale di 350. Il PP ne avrebbe da 69 a 73, i Ciudadanos da 48 a 49.
RG 18.30 del 28.04.2019 Centomila persone con disabilità potevano votare per la prima volta, il reportage di Andrea Ostinelli
RSI Info 28.04.2019, 20:38
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Un dato è già chiaro: l'affluenza è stata molto alta, alle 18.00 era già del 60,75%, 9 punti oltre quella dell'ultima consultazione nel 2016 (addirittura 18 punti in più in Catalogna). E dalla Catalogna arriva anche un'altra notizia: in base ai primi dati, la popolazione ha voltato le spalle all'ex presidente regionale Carles Puigdemont e ai suoi Junts pel Catalunya, che avrebbe a Madrid 5 deputati, preferendo la sinistra repubblicana di ERC (13-14).
DAL TG20