Venezia “in pericolo”, UNESCO ci ripensa

Venezia è in pericolo, anzi no. Si potrebbe ridurre così all’osso la decisione presa oggi (giovedì) dall’UNESCO in occasione la 45esima sessione del World Heritage Committee, a Riad, in Arabia Saudita. Se poco più di un mese fa riferivamo infatti della raccomandazione, formulata proprio dagli esperti dell’UNESCO, di inserire la città lagunare nella lista dei Patrimoni dell'umanità in pericolo, l’organismo internazionale ha fatto un deciso dietrofront, decidendo di non inserire la città nella "black list" dei siti a rischio.

I delegati hanno preso la decisione all'unanimità, secondo quanto ha riferito il Comune, decisamente soddisfatto per il cambio di rotta. La raccomandazione degli esperti era infatti giunta dopo aver analizzato e giudicato "insufficienti" le misure messe in campo per lottare contro il deteriorarsi della situazione ambientale ed economica. A favore dell’inserimento nella lista erano state portate avanti diverse mobilitazioni, non ultima una petizione online con 4'500 firme.

Da giorni, nella capitale araba, era presente una delegazione guidata dal direttore generale del Comune di Venezia, Morris Ceron, assieme al vicesindaco Andrea Tomaello e all'assessore all'ambiente Massimiliano De Martin, con l'Ambasciatore italiano. In extremis, come "asso nella manica", è stata comunicata l'approvazione avvenuta martedì sera del regolamento definitivo per il contributo d'accesso, quel "ticket" da 5 euro a persona in sperimentazione dalla prossima primavera per gestire e limitare l'afflusso non programmato di visitatori giornalieri.

Per il sindaco Luigi Brugnaro "è la dimostrazione di come siano stati riconosciuti da tutti gli sforzi che stiamo mettendo in campo per la salvaguardia di Venezia, e che la proposta di inserimento nella lista a rischio era molto politica e poco tecnica".

Da parte sua il ministro italiano della cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato che quella degli esperti UNESCO sarebbe stata "un'indebita manovra puramente politica e priva di un ancoraggio su dati oggettivi", e che negli ultimi mesi "il Comune ha adottato provvedimenti coraggiosi per gestire il turismo e garantire la tutela dello straordinario patrimonio culturale della città".