Via libera a Nord Stream 2

Anche la Danimarca dice sì a Nord Stream 2. Copenhagen ha dato il via libera alla realizzazione nelle sue acque del troncone del gasdotto che consentirà di aumentare notevolmente le forniture di gas russo verso l'Europa.

Quasi 150 chilometri di tubature transiteranno a sud dell'isola di Bornholm, in acque danesi, come previsto dal tracciato originale. Ma ci sono voluti quasi due anni per incassare il via libera di Copenhagen al progetto che fa capo alla compagnia russa Gazprom. Progetto dalle ripercussioni geopolitiche non indifferenti.

Nord Stream 2, la cui società ha sede a Zugo, punta a raddoppiare le forniture rispetto al suo gemello Nord Stream 1 già attivo: alle forniture russe all'Europa andranno a sommarsi ulteriori 55 miliardi di metri cubi di gas che scorreranno sotto il Mar Baltico per raggiungere la Germania.

Ma non mancano le voci contrarie: la Polonia e le Repubbliche baltiche - storiche avversarie del Cremlino - fin da subito si sono opposte al gasdotto che accresce la dipendenza nei confronti di Mosca, libera di utilizzare l'energia come strumento di pressione.

Oltre oceano, gli Stati Uniti vedono nel gasdotto un ostacolo alle loro forniture di gas liquido per l'Europa. A essere penalizzata da Nord Stream 2 anche l'Ucraina, ai ferri corti con la Russia a causa del conflitto nel Donbass e che dal 2015 non importa più direttamente gas dal paese nemico.