“Non credo che i responsabili sconteranno mai la loro pena”. Sono le parole di Evert van Zijveld, uno dei familiari delle 298 persone che dieci anni fa (il 17 luglio del 2014) persero la vita nell’abbattimento del volo Malaysia Airlines MH17 sopra l’Ucraina.
Una tragedia che nel 2020 sfociò nella condanna all’ergastolo di tre uomini (due cittadini russi e uno ucraino), processati in contumacia nei Paesi Bassi. Da allora i tre sono ancora latitanti, in quanto si trovano in Russia e Mosca ha sempre rifiutato di estradarli.
RG 12.30 del 17.07.2024 - Il servizio di Camilla Camponovo
RSI Info 17.07.2024, 12:53
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Nel frattempo lo scorso anno gli investigatori internazionali hanno sospeso le indagini, ritenendo che non ci fossero prove sufficienti per perseguire altri sospetti. Le autorità australiane, ricordando oggi i loro concittadini morti nella tragedia, hanno comunque rinnovato l’impegno a chiedere conto alla Russia dell’accaduto: “Ribadisco la nostra ricerca collettiva di verità, giustizia e responsabilità per le atrocità perpetrate il 17 luglio 2014” ha dichiarato il ministro degli Esteri Penny Wong durante una cerimonia che ha avuto luogo nella capitale Canberra.
La commemorazione a Canberra
Una commemorazione si tiene oggi anche nei Paesi Bassi, all’aeroporto di Amsterdam Schiphol, in presenza di centinaia di parenti, rappresentanti del governo olandese e diverse autorità.
I nomi delle vittime della tragedia incise in un monumento nei Paesi Bassi
La tragedia del 17 luglio 2014 e l’inchiesta
Erano passate poche ore dal decollo ad Amsterdam Schiphol, quando nei cieli dell’Ucraina orientale il Boeing 777 diretto a Kuala Lumpur fu abbattuto da un missile di tipo Buk sparato da Pervomaisk, una località nel distretto di Lugansk, all’epoca sotto controllo di militanti separatisti filorussi. Tutti gli occupanti - 283 passeggeri e 15 membri dell’equipaggio - morirono nello schianto.
L’inchiesta è stata chiusa lo scorso anno, come detto, ma gli inquirenti hanno affermato che “è molto probabile che il presidente russo Vladimir Putin abbia approvato personalmente nel 2014 la fornitura di sistemi missilistici antiaerei alle forze separatiste in Ucraina. Ma non vi sono prove sufficienti a sostegno dell’ipotesi. E la Russia ha sempre negato una propria responsabilità nella tragedia.
Sul luogo della tragedia
Volo MH17, condannati all'ergastolo 3 filorussi
Telegiornale 17.11.2022, 21:00