La Corte suprema statunitense, il massimo organo giudiziario, ha stabilito che in Pennsylvania, uno degli Stati in bilico più importanti, i voti per posta saranno contati se ricevuto entro tre giorni dalle elezioni presidenziali del prossimo 3 novembre, anche se privi di un timbro leggibile.
Il presidente repubblicano Donald Trump e il suo partito chiedevano invece che fossero contate solo le schede consegnate entro il giorno delle elezioni. La Corte suprema conta attualmente 8 membri (vacante è il seggio di Ruth Bader Ginsburg, deceduta a settembre): quattro giudici si sono espressi contro ma il presidente John Roberts (il cui voto vale doppio) si è schierato con i tre togati di area progressista.
Il Partito repubblicano della Pennsylvania aveva chiesto la sospensione della sentenza di una corte statale, ma per ottenerlo occorrevano cinque voti. Ma il risultato suggerisce che la giudice Amy Coney Barrett, nominata da Trump, potrebbe giocare un ruolo decisivo nelle dispute elettorali se verrà confermata prima del voto.
Radiogiornale delle 12.30 del 16.09.2020: il reportage dalla Pennsylvania, di Emiliano Bos
RSI Info 18.09.2020, 10:30
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