Neppure un giorno senza una bugia. Il Fact-Checker del Washington Post ha criticato Donald Trump per le sue troppe dichiarazioni che non corrispondono al vero. Il neo presidente, infatti, nei suoi primi 33 giorni alla Casa Bianca, ha collezionato 132 esternazioni false o ingannevoli, prevalentemente su Twitter (34%), ma anche in discorsi suoi (31%) o preparati (24%).
Secondo i dati raccolti da Glenn Kessler, il giornalista deputato a controllare i fatti per il quotidiano statunitense, tra gli argomenti più gettonati per le "fake news" (notizie false) di Trump vi sono, l'immigrazione (24 dichiarazioni) e i posti di lavoro (17). La lista, annuncia il Washington Post, sarà aggiornata per tutti i primi 100 giorni della presidenza.
L'ultima gaffe del presidente statunitense, lo ricordiamo, riguarda presunti problemi di sicurezza legati ai migranti in Svezia. Il presidente ha lasciato intendere che vi sia stato un attentato (che in realtà non è mai avvenuto). In un tweet l'inquilino della Casa Bianca si è poi difeso affermando che la sua dichiarazione era stata estrapolata dal contesto e che faceva riferimento a un documentario trasmesso dal canale tv Fox News sugli immigrati nel paese scandinavo.
ATS/M. Ang.
Dal Tg12.30:
Trump, la Svezia è irritata
Telegiornale 20.02.2017, 13:30
La pagina dedicata al controllo dei fatti su Trump