Vladimir Putin ha qualificato come "un colpo di pugnale alla schiena" la ribellione del gruppo Wagner e ha accusato il capo dell'organizzazione, Evgeny Prigozhin, di aver "tradito" la Russia a causa di sue "ambizioni smisurate". "Ciò che noi affrontiamo non è altro che un tradimento", ha dichiarato il presidente russo nell'allocuzione televisiva che ha fatto seguito nella mattinata di oggi, sabato, all'insurrezione della formazione paramilitare.
I miliziani, già impegnati sul terreno delle operazioni russe in Ucraina, sono ora insorti e hanno anche assunto il controllo di siti militari a Rostov, la città sul Don dove ha sede il quartier generale russo che dirige le operazioni stesse. "Misure decisive saranno prese per stabilizzare la situazione", che tuttavia "rimane difficile", ha ammesso il capo del Cremlino nel suo discorso, precisando che nella località il funzionamento "degli organi dell'amministrazione civile e militare è di fatto bloccato".
Notiziario 09.00 del 24.06.2023
RSI Info 24.06.2023, 09:39
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Il presidente russo ha condannato la ribellione, sostenendo che interviene in un momento in cui la Federazione "sta combattendo la battaglia più dura per il suo futuro" con "l'intera macchina militare, economica e informativa dell'Occidente, che è impegnata contro di noi".
La ribellione di Wagner è "una minaccia mortale" per la Russia, ha proseguito Putin, per poi aggiungere che "i traditori" saranno "punti" e che "non consentirà" che si produca una "guerra civile". "Chiedo ancora di non commettere questo errore gravissimo, di fare la scelta giusta, di smettere la partecipazione a queste azioni criminali", ha detto Putin, rivolgendosi a coloro che hanno aderito all'insurrezione contro i vertici di Mosca.
Intanto però il ribelle Prigozhin ha diffuso un video che lo ritrae presso lo stesso quartier generale russo a Rostov, affermando che le forze al suo comando hanno sotto il loro controllo le strutture militari della città. I suoi miliziani, ha sottolineato, non hanno incontrato alcuna resistenza da parte dei giovani coscritti ai posti di blocco, mentre si spostavano dall'Ucraina al territorio russo. "Ma distruggeremo chiunque si metta sulla nostra strada", ha ammonito, aggiungendo che "stiamo andando avanti e andremo avanti fino alla fine".