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WerteUnion, un nuovo partito di estrema destra

In Germania nasce una forza politica che vuole posizionarsi tra la CDU-CSU e gli estremisti della Alternative für Deutschland - Al vertice c’è Hans Georg Maaßen

  • 18 febbraio, 06:43
  • 20 febbraio, 13:20
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Hans Georg Maaßen è l'ex capo del Verfassungsschutz, ossia i servizi segreti interni

  • Reuters
Di: Stefano Grazioli 

Lo spettro politico tedesco si è arricchito di un nuovo partito, la WerteUnion (Unione dei valori, per così dire), fondata ufficialmente sabato a Bonn, dopo che era nata già nel 2017 come una sorta di club interno tra i membri più conservatori dell’Unione tra CDU e CSU. Al vertice c’è Hans Georg Maaßen, ex membro del partito cristianodemocratico e soprattutto ex capo del Verfassungsschutz, l’Ufficio per la protezione della Costituzione, ossia i servizi segreti interni, che ha guidato tra il 2012 e il 2018, ai tempi della cancelliera Angela Merkel. Secondo le intenzioni dichiarate, la WerteUnion vuole posizionarsi a destra tra la CDU-CSU, considerata un’alleanza troppo moderata, e gli estremisti della AfD, Alternative für Deutschland, la formazione della destra radicale che secondo i sondaggi a livello nazionale è al secondo posto, proprio dietro l’Unione, ma davanti agli attuali partiti di governo, i socialdemocratici della SPD, i Verdi e i liberali della FDP.

Potenziale al 15%

Secondo le parole di Maaßen la WerteUnion rappresenta “i classici valori borghesi che hanno reso forte la Germania e che hanno plasmato la CDU: la libertà, lo Stato di diritto, la democrazia, la tolleranza” e l’intenzione è quella di presentarsi agli appuntamenti elettorali d’autunno, quando in tre Länder orientali della Germania (Turingia, Sassonia e Brandenburgo) dovranno essere rinnovati i parlamenti regionali. Al momento la AfD, non presente nei governi locali, ma già rappresentata nelle assemblee, è in tutte le regioni in questione il partito con il maggiore potenziale di voto, oltre il 30%, e la WerteUnion punta sostanzialmente allo stesso elettorato, quello in uscita dai partiti tradizionali e quello della protesta. Stando una recente ricerca, circa il 15% degli elettori tedeschi potrebbe pensare di scegliere il partito di Maßen alle urne, ma al momento non ci sono numeri precisi su quanto potrebbe davvero raccogliere al voto di settembre nell’est tedesco.

Società in fermento

Il lancio della WerteUnion come partito arriva in un momento difficile per il governo del cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz, impegnato sul versante interno a tenere a bada gli alleati di coalizione e nell’affrontare il momento di crisi economica dovuto agli effetti negativi della guerra tra Russia e Ucraina. L’obbiettivo di Maaßen è quello di intercettare lo scontento popolare, facendo concorrenza in questo modo sul lato destro sia alla AfD che all’Unione. La fondazione del partito arriva però anche in un momento in cui la società tedesca è in fermento, con grandi manifestazioni popolari ogni settimana contro i partiti e i movimenti della destra estrema che propagano visioni radicali e razziste. Da quando all’inizio di gennaio era stato reso noto da un’inchiesta giornalistica l’incontro tra esponenti della destra tedesca e il leader del movimento degli Identitari austriaco, Martin Sellner, autore di un piano per la cosiddetta remigrazione di massa, le proteste non si sono più fermate.

Ombre del passato

In larga parte l’obbiettivo delle manifestazioni nelle piazze tedesche è stata la AFD, ma alla famosa riunione di Potsdam c’erano anche esponenti della CDU e della Werteunion. I rapporti tra alcuni esponenti dei partiti conservatori moderati e gli estremisti di destra, Identitari, ma non solo, sono finiti sui media. E non è un segreto che proprio Hans Georg Maaßen ha lasciato il Verfassungsschutz nel 2018 tra le polemiche che lo hanno visto protagonista a causa della volontà di minimizzare casi eclatanti di violenze razziste; il caso maggiore è stato quello della caccia allo straniero avvenuta a Chemintz, negata in sostanza dal capo dei servizi nonostante video e testimonianze evidenti. Già nel periodo precedente Maaßen aveva esternato la sua vicinanza alle posizioni della AfD e aveva fatto parlare di sé a causa di dichiarazioni considerate razziste e antisemite. Oggi il numero uno della WerteUnion è sotto osservazione proprio da parte del Verfassungsschutz.

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RG 12.30 del 14.02.2024 - Germania e spese militari, il servizio di Walter Rahue

RSI Info 14.02.2024, 13:17

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