Le forze filogovernative yemenite, sostenute dalle forze della coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita, si stanno preparando a una nuova offensiva per strappare l'aeroporto di Hudayda ai ribelli Huthi, vicini all'Iran.
Le truppe fedeli al presidente internazionalmente riconosciuto Abd Rabbo Mansur Hadi, in esilio a Riad, sono a due chilometri dall'aeroporto, dopo tre giorni di intensi combattimenti. Si tratta della più vasta offensiva da terra, dal mare e dall'aria nella guerra in corso da tre anni in Yemen, per strappare ai ribelli la città portuale, affacciata sul Mar Rosso. I raid, con bombardamenti dal cielo e dal mare, hanno preso di mira le difese degli huthi dentro e fuori Hudayda.
Intanto l'ONU ha lanciato un appello alle forze in campo per mantenere aperto il porto, scalo strategico per l'invio di aiuti umanitari nel paese in guerra. Il timore è che si verifichi una catastrofe umanitaria, perché da qui passa il 70% degli aiuti destinati a milioni di yemeniti ridotti alla fame.
ATS/M. Ang.