Botta e risposta fra Kiev e Mosca. Nella giornata di martedì l’Ucraina ha accusato Mosca di stare allestendo una sorta di “provocazione” alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud del Paese, occupata dalle truppe russe. Mentre contestualmente la Russia ha affermato che Kiev stava preparando un “attacco” proprio all’impianto.
L’esercito ucraino ha avvertito di “possibili preparativi per una provocazione sul territorio della centrale di Zaporizhzhia nel prossimo futuro”. Ed ha affermato che “oggetti simili a ordigni esplosivi sono stati collocati sul tetto esterno dei reattori 3 e 4”. E ancora: “La loro denominazione non dovrebbe danneggiare i generatori, ma dare l’impressione di un bombardamento da parte ucraina”, ha continuato l’esercito, avvertendo che Mosca “diffonderà disinformazione su questo argomento”.
Mosca ha reagito immediatamente alle parole di Kiev. Un consigliere del gigante nucleare russo Rosatom, Renat Karchaa, ha accusato l’Ucraina di lavorare per preparare un “attacco” all’impianto.
“Oggi abbiamo ricevuto informazioni che sono autorizzato a rivelare. Il 5 luglio, durante la notte, l’esercito ucraino cercherà di attaccare la centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha dichiarato Karchaa alla televisione russa. Karchaa ha anche dichiarato che Kiev sta progettando di utilizzare “armi di precisione a lungo raggio” e droni.
Il botta e risposta non ha lasciato indifferenti le Nazioni Unite. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), infatti, ha chiesto mercoledì l’accesso a tutti gli edifici della centrale nucleare per “confermare l’assenza di mine o esplosivi sul sito”.