Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la visita in Italia, domenica per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa si trova in Germania. In mattinata è stato accolto dal capo di Stato tedesco per colloqui sulla consegna di nuove armi. Il presidente Frank-Walter Steinmeier lo ha ricevuto nella residenza al Castello di Bellevue, nel cuore della capitale. In seguito è stato ricevuto da Olaf Scholz alla Cancelleria. Durante un momento con la stampa, al termine dell'incontro con Scholz, Zelensky ha invitato il cancelliere tedesco a sostenere gli sforzi di alcuni alleati di Kiev per fornire jet da combattimento per respingere l'invasione russa. "Stiamo lavorando alla creazione di una coalizione di jet da combattimento", ha dichiarato Zelensky. "Chiederò anche alla Germania di sostenere l'Ucraina in questa coalizione", ha aggiunto. Finora la Germania aveva sempre rifiutato la consegna di aerei da combattimento direttamente all'Ucraina.
Volodymyr Zelensky sta cercando di mobilitare i suoi sostenitori in Europa in un momento in cui il suo esercito sta preparando una controffensiva contro le forze russe, annunciata già da diverse settimane. Giovedì alla BBC e sabato alla RAI, Zelensky ha spiegato che l’Ucraina ha ancora bisogno di un po' di tempo per lanciare l’operazione. Il primo obiettivo di Kiev è di riguadagnare terreno nelle regioni di Donetsk e Lugansk (a est) e di Kherson e Zaporizhia (a sud), di cui Mosca ha rivendicato l'annessione.
Zelensky a Roma
Telegiornale 13.05.2023, 12:30
Il leader ucraino è arrivato a Berlino nella notte tra sabato e domenica, proveniente dall'Italia. Mentre era in viaggio, su Twitter ha sottolineato che la sua visita sarebbe stata dedicata a "un pacchetto molto importante" di consegne di armi e alla "ricostruzione" dell'Ucraina.
Sabato il governo tedesco ha annunciato la preparazione di un nuovo piano di aiuti militari per 2,7 miliardi di franchi (decine di carri armati, veicoli corazzati, droni di sorveglianza e quattro nuovi sistemi di difesa aerea Iris-T). Si tratta di un raddoppio della risorse messe finora in campo a sostegno di Kiev. Domenica si è appreso da Kiev anche che l'intelligence militare ucraina riceverà 105 droni Vector, in base al contratto stipulato con il produttore tedesco Quantum-Systems. Un sostegno non ancora sufficiente per l’Ucraina che, da tempo, chiede alla Germania armamenti più moderni e caccia di ultima generazione.
Un premio europeo da ritirare ad Aquisgrana
Volodymyr Zelensky nel pomeriggio dovrebbe recarsi ad Aquisgrana (la città di Aachen in tedesco e di Aix-la-Chapelle in francese) a bordo di un Airbus del governo tedesco, protetto dai caccia della Luftwaffe, per ricevere il Premio Carlo Magno assegnato per l'impegno a favore dell'unificazione europea. "Per la prima volta nella sua lunga storia, il Premio Carlo Magno riconosce che la libertà e i principi fondamentali dell'Europa devono essere difesi, se necessario, con la forza", ha dichiarato qualche giorno fa Jürgen Linden, capo del comitato organizzatore, al quotidiano Tagesspiegel.
Respinto un attacco con i droni su Kiev
Nella notte su domenica Kiev è stata nel mirino di un attacco russo con i droni che le forze di difesa ucraine affermano di aver respinto e distrutto. "Secondo le informazioni preliminari, prima di mezzanotte, i russi hanno lanciato droni da ricognizione verso la capitale. Molto probabilmente - ha detto Serhii Popko, capo dell'amministrazione militare - per identificare le posizioni delle nostre difese aeree". Secondo lui, tutti i droni che si muovevano verso la capitale sono stati distrutti nello spazio aereo intorno alla città.
Schäuble chiede alla Svizzera di riconsiderare la politica di neutralità
Il politico tedesco Wolfgang Schäuble (CDU) chiede alla Svizzera di riconsiderare la sua politica di neutralità. L'impegno elvetico per la neutralità permanente dovrebbe essere rimesso in questione a causa del conflitto in Ucraina, ha dichiarato al "SonntagsBlick" in un'intervista nella quale ha sottolineato che la Confederazione non dovrebbe semplicemente aiutare l'Occidente, ma mantenere le proprie convinzioni. Ma - ha aggiunto - si tratta di un dibattito che la Confederazione dovrebbe condurre autonomamente. "E non in seguito a consigli di politici che risiedono al di fuori della Svizzera e si avviano verso il pensionamento", ha rilevato l'80enne che dal 1972 è membro nel Bundestag.
Wolfgang Schäuble è tuttora convinto che la Svizzera dovrebbe diventare membro dell'Unione europea. La Confederazione è infatti influenzata positivamente e negativamente da molte cose che succedono in Europa. "L'esperienza ha dimostrato che è meglio avere voce in capitolo nel processo decisionale", ha affermato l'ex ministro tedesco degli affari speciali, degli interni, delle finanze sotto Helmut Kohl e Angela Merkel nonché presidente del Parlamento federale dal 2017 al 2021.